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giovedì 30 gennaio 2020

Il Cristo è Dio

  

Caro lettore, mi cimento in quest’opera ardua con tutta l’umiltà che mi riesce e senza pretesa alcuna, se non quella di conferire al Signore dell’Universo la lode e la riconoscenza che Si merita.

È giunta l’ora che la Verità risplenda su un guazzabuglio di errori e limitazioni che riguardano la Reale ( in  tutti i sensi ), Identità di Gesù CristoDio in senso Assoluto!

L’hanno etichettato in tutte le maniere, dalle più blasfeme, alle più assurde!

Epiteti a non finire Gli sono stati attribuiti: demonio, rivoluzionario, politico …

Ma anche le religioni istituzionalizzate comprese quelle cristiane non hanno, ( per usare un eufemismo), colto in pieno la Possanza della Figura del Cristo!

In questo modo, si è ridotta ed impastata nella materia la “Persona”, (vocabolo in Questo caso quantomai inappropriato e infelice), di Gesù, presentandoLo ai fedeli come Vero Dio e Vero Uomo, cagionando così soltanto confusione e nebbia nella gente semplice e rifiuto tra i più razionali.

In effetti, anche l’appellativo “Figlio di Dio”, ineccepibile se interpretato in modo corretto, ossia considerando il Cristo Quale Esempio Sommo di Figlio perfetto, da emulare in tutte le vicende della nostra esistenza terrena, visto in senso lato, implica un grosso limite rispetto al concetto di Divinità.

Ovviamente non si vuole in questa sede procedere ad una trattazione esaustiva, ma unicamente fornire, a chi si disponga in tutta sincerità di cuore e apertura di mente, elementi inoppugnabili circa la Divinità del “Unigenito”.


Questa lettura dunque, non è indicata né agli amici atei, ancora troppo immersi nell’illusoria dimensione materiale, né ai cuori semplici, che non  ne abbisognano in quanto percepiscono la Divinità del Cristo nel proprio intimo, senza necessità di  prove di alcun genere.

Con questo lavoro invece, si auspica di cercare di persuadere coloro che, anche se scettici o dubbiosi, non 
nutrono preconcetti e chiusure mentali inamovibili in quanto ravvisano nel proprio Sé più recondito un “Qualcosa”di magnifico, di grandioso che non riescono ancora ad inquadrare, a quantificare, ad identificare perché inesprimibile ai nostri sensi fisici, ma che c’è! C’È!

Siamo ormai entrati nell’epoca della consapevolezza, periodo nel quale le risposte agli interrogativi esistenziali debbono soddisfare sia fede che ragione: ebbene, sintonizziamoci col Cielo e la Luce ci riempirà di Sé.






   
Entriamo allora nel vivo del “Tema”

A mio avviso, esistono almeno cinque prove inconfutabili circa la Divinità Assoluta del Cristo:

1: La Reale Natura -Essenza del Messia

2: La Teofania, cioè la manifestazione Divina del Logos nella densità materiale, (il Natale), secondo veggenti e vangeli apocrifi.

3: Le Azioni e le Parole di Gesù

4: I Messaggi  Ultrafanici, gettiti spirituali di massima levatura (qui), che Ne sigillano l’Origine sovrannaturale.

5: Il Cristo è, da 2000 anni, Presenza Viva incontestabile per milioni di persone.


Vediamole dunque nel dettaglio.


1: La Reale Natura -Essenza del Messia


Per prima cosa, a mio modo di vedere, necessita , (nei limiti delle nostre capacità umane), collocare la Figura del Cristo nel ambiente a Lui più consono … cioè l’Infinito.










Già, perché a priori di qualsiasi considerazione, è determinante “realizzare” che la struttura fisica del Signore, non fu propriamente materiale, ma bensì energetica, fluidica! 

La Sua corporeità fu infatti soltanto apparente, anche se, all’occasione, Si estrinsecò con maggiore densità, rendendoSi palpabile al tatto.

Dio è infatti puro Spirito, cioè Essenza energetica immateriale, eterna, ineffabile.

Ora, se consideriamo per avere un punto di vista pratico, l’ottica delle antiche tradizioni religiose, che concepisce il Divino come Uno e Trino, rimaniamo spiazzati nell’apprendere che tale chiave di lettura resti, aimè, molto terra terra, tanto da ridurre l’Altissimo, ad esempio nel caso della chiesa cattolica, come costituito di tre persone distinte e separate!!!

Uno dei tanti dogmi e misteri inafferrabili …

Ma proviamo a rifletterci sopra un attimo!

Partendo dal presupposto che il termine persona proviene dal latino e significa maschera, (dunque il meno appropriato a  qualificare Dio che è mera Verità), come può raffigurarsi ad una mente aperta e lucida, che il Re dell’Universo sia, per relazione necessaria col termine ( persona appunto), in qualche modo circoscritto?

Tale interpretazione puerile di Dio, costituito da tre persone, è uno schiaffo all' intelligenza 
poiché di fatto si relega  il Creatore, con concetti umanissimi, al livello della creatura.
Non a caso questa risposta non soddisfa nessuno e le chiese sono ormai semi-vuote.

Ma allora, non è forse più naturale e logico, pensare all’Essere Supremo, Perfettissimo ed Incommensurabile, come un' unica Sostanza puramente spirituale, che esprime di Sé stessa tre aspetti,  ovvero Potenza, Amore e Sapienza Assoluti?

Appunto l’interpretazione corretta di Padre, Figlio e Spirito Santo, linguaggio figurato e simbolico adatto al periodo storico del tempo!

Perciò esattamente come noi uomini, nel nostro micro-cosmo, esprimiamo differenti modi di essere, e quindi a seconda della situazione, forza, amore o intelligenza, ma sempre un'unica entità siamo, così nel macro-cosmo Dio.

Ebbene, ecco che con questa più idonea chiave interpretativa, il Messia, non può più per Sua Natura, essere considerato come uomo soltanto, per quanto di mirabili qualità, ma ne emerge in tutto il Suo fulgore il Cristo Cosmico , Espressione Amore dell’Unica Essenza Dio!

In sintesi, il Divino ha manifestato di Sé stesso la prerogativa Amore, costringendoSi in una forma corporea, (chiamata Gesù), per insegnarci la Via Maestra per tornare alla Casa Celeste dalla Quale tutti noi umani proveniamo, (per maggiori dettagli e approfondimenti si veda qui). 


2: La Reale Teofania


Un’altra essenziale, indiscutibile prova della Divinità Assoluta del Cristo, si evince dalla rivelazione della “Nascita” soprannaturale del Signore, da parte di almeno quattro fonti più che attendibili, ovvero di Maria Valtorta, della Beata Caterina Emmerich, di Santa Brigida di Svezia  e dei  Vangeli Apocrifi

Da notare come, seppur in tempi e luoghi diversi e con autori di cultura ed educazione nettamente differenti, venga riportato in modo quasi identico il Sublime Evento, per nulla assimilabile  col comune parto umano.

Vediamole succintamente:

Maria Valtorta

“Maria, […], alza il capo, che pare splendere nella luce bianca della luna, e un sorriso non umano La trasfigura. Che vede? Che ode? Che prova? Solo Lei potrebbe dire quanto vide, sentì e provò nell'ora fulgida della Sua Maternità. Io vedo solo che intorno a Lei la luce cresce, cresce, cresce. Pare scenda dal Cielo, pare emani dalle povere cose che Le stanno intorno, pare soprattutto che emani da Lei. La Sua veste, azzurra cupa, pare ora di un mite celeste di miosotis, e le mani e il viso sembrano farsene azzurrini come quelli di uno messo sotto il fuoco di un immenso zaffiro pallido…
E la luce cresce sempre più. E' insostenibile all'occhio. In essa scompare, come assorbita da un velano d'incandescenza, la Vergine... e ne emerge la Madre. Sì. Quando la luce torna ad essere sostenibile al mio vedere, io vedo Maria col Figlio neonato sulle braccia. Un piccolo Bambino, roseo e grassottello, che annaspa e zampetta con le manine grosse quanto un boccio di rosa e coi piedini che starebbero nell'incavo di un cuore di rosa; che vagisce con una vocina tremula, proprio di agnellino appena nato, aprendo la boccuccia che sembra una fragolina di bosco e mostrando la linguetta tremolante contro il roseo palato; che muove la testolina tanto bionda da parere quasi nuda di capelli, una tonda testolina che la Mamma sostiene nella curva di una Sua mano, mentre guarda il Suo Bambino e Lo adora piangendo e ridendo insieme e Si curva a baciarLo, non sulla testa innocente, ma su, nel centro del petto, là dove sotto è il cuoricino che batte, batte per noi... là dove un giorno sarà la Ferita. Gliela medica in anticipo, quella ferita, la Sua Mamma, col Suo bacio immacolato. Il bue, svegliato dal chiarore, si alza con gran rumore di zoccoli e muggisce, e l'asinello volge il capo e raglia. E' la luce che li scuote, ma io amo pensare che essi hanno voluto salutare il loro Creatore, per loro e per tutti gli animali.”
( Per lettura integrale vedi qui)


Beata Caterina Emmerich 

“Quando la Vergine confidò che si avvicinava l’ora del grande evento, il Consorte accese varie lampade e poi uscì dalla grotta. (…) Tornato vide la Vergine pregare genuflessa e allora gli parve che tutta la grotta fosse in fiamme. Quando notò che la soave Consorte era come avvolta da un alone di luce soprannaturale, egli, sorpreso e ammirato, si prostrò al suolo in orazione”.  “Vidi la luce, che investiva la Vergine, divenir sempre più radiosa, in modo che le lampade accese da Giuseppe erano svanite”. “a mezzanotte Maria era rapita in estasi, librata per l’aria a una certa altezza dal suolo. Teneva le mani incrociate sul petto. Lo splendore, che La irradiava, diveniva intanto sempre più fulgido”. 

“Tutta la natura sembrava pervasa di giubilo, comprese le cose inanimate.








La rupe; pareva animarsi al tocco della luce, che la invadeva. Un fascio luminoso, che aumentava sempre più di chiarezza, irradiava dalla Vergine e saliva fino al più alto dei Cieli. Lassù ferveva una meravigliosa animazione di gloria paradisiaca, che si avvicinava alla terra”. Frattanto la grotta si illuminava sempre più, fino a che la Beata Vergine fu avvolta tutta, con tutte le cose, in uno splendore d’infinita magnificenza. Questa scena irradiava tanta Grazia Divina che non sono in grado di descriverla. Vidi Maria Santissima assorta nel rapimento per qualche tempo, poi la vidi ricoprire attentamente con un panno una piccola Figura uscita dallo splendore radioso, senza toccarLa, né sollevarLa». La sempre Vergine ‒ prima, durante, dopo il parto ‒ in piena salute e senza nessun segno di affaticamento, Si avvolse con un velo insieme al Redentore, e Lo allattò con il «Suo santo latte». A Betlemme, sotto un firmamento che guidava i Magi al luogo benedetto, era nato il Re dell’Universo.

                                          Santa Brigida di Svezia

“Mentre ero assorta in preghiera, vidi il Bambino muoversi nel suo grembo, e in un istante, suo Figlio era nato e da lui scaturiva un tale indicibile sfolgorio, che il sole non poteva reggere il confronto. (…) E questa nascita fu così rapida ed istantanea, che io non potei osservare e discernere come e da quale parte del corpo della Vergine il Bambino fosse nato. Tuttavia vidi subito il Bambino nudo e splendente, che giaceva a terra. Il suo corpo era pulito e libero da ogni impurità”.
(Per lettura integrale vedi qui)



   Vangeli Apocrifi

… Gli risponde la levatrice … «Entrata a visitar la Fanciulla, l'ho trovata con la faccia volta in su, che guardava fissa in cielo e parlava tra sé. E suppongo che pregasse e benedicesse l'Altissimo. Accostandomi dunque a lei le dissi: «Figliola, dimmi, non senti qualche dolore? Non c'è qualche punto delle tue membra ch'è dolorante?». Ma lei, quasi nulla udisse, e come un solido masso, così se ne stava immobile, guardando fissa in cielo.
«In quel momento tutte le cose si sono fermate nel più gran silenzio, con timore. Son cessati i venti non dando più soffio, nessuna foglia d'albero non s'è mossa più, non s'è udito più rumor d'acqua, non scorrevano i fiumi, né fluttuava il mare e tutte le fonti d'acqua tacevano, non è risonata più voce d'uomini, e c'era un silenzio profondo. Lo stesso polo in quel momento ha cessato dall'agilità del suo corso. Le misure delle ore eran quasi passate. Tutte le cose con gran timore s'eran taciute stupite, aspettanti la venuta della Maestà di Dio, la fine de' secoli.
Come dunque s'è avvicinata l'ora, è venuta fuori la virtù di Dio all'aperto. E la fanciulla che stava guardando fissa in cielo è diventata come una vigna. Già s'avanzava infatti il termine dei beni. E venuta fuori la luce, colei che s'è vista averlo partorito, l'ha adorato.
«Il bambino poi, a mo' del sole, era tutto rifulgente all'intorno, puro e giocondissimo all'aspetto; perché solo è apparso pace che tutto placa. In quel momento ch'è nato, s'è udita una voce di molti [spiriti] invisibili, che dicevano a una voce: "Amen". E la stessa luce ch'è nata s'è moltiplicata e con lo splendore della sua luce ha oscurato la luce del sole. E s'è riempita questa grotta di splendida luce con un soavissimo profumo. È nata questa luce così, come la rugiada scende giù dal cielo sulla terra. Il suo profumo è olezzante più d'ogni profumo d'aromi.
«Io son rimasta stupita e meravigliata, e paura m'ha invasa: guardavo infatti cotanto splendore della luce nata. Questa stessa luce poi, a poco a poco, concentrandosi, s'è fatta simile a un bambino; e subito s'è prodotto un bambino come sogliono i bambini nascere. Ho preso allora coraggio, mi son chinata, l'ho toccato, e l'ho preso su nelle mie mani con gran timore, e mi son spaventata perché non c'era peso in lui come d'uomo nato. E l'ho guardato e non c'era ombra d'imbratto; ma era come nella rugiada dell'Altissimo Iddio tutto nitido nel corpo, leggero a portare, splendido a vedere. E mentre mi meravigliavo oltremodo che non piangesse come sogliono piangere i bambini [appena] nati, e lo tenevo guardandolo in volto, e' m'ha sorriso, con un giocondissimo riso, e aprendo gli occhi m'ha fissata acutamente, e subito è uscita una gran luce da' suoi occhi come un gran lampo».
Gli dice la levatrice: «[…] ho pensato in cuor mio, se per caso altri feti non fossero rimasti dentro la matrice della fanciulla [...] E mi sono accostata alla fanciulla e l'ho toccata e l'ho trovata monda di sangue. Come riferire? Che cosa dire? Non trovo il bandolo! Non so come raccontar tanto splendore del Dio vivente. Ma tu, o Signore, mi sei testimone, che l'ho toccata con le mie mani, e ho trovato questa fanciulla che ha partorito, vergine nel parto, ma anche... (1) dal sesso d'un uomo maschio. In quel momento ho gridato a gran voce e ho glorificato Iddio, e son caduta sulla mia faccia e l'ho adorato. […] ».
(Per lettura integrale vedi qui)


 3: Azioni e parole del Vangelo

Propongo adesso in questo spazio, una riflessione attenta a tutti coloro che già sentono ed accettano la centralità del Cristo nella storia dell’uomo, ma la subordinano ad un ruolo secondario rispetto a quello Superlativo di Dio Padre Creatore.

Qui di seguito, riporto alcuni versetti dei Vangeli che, se considerati acutamente, con lo Spirito giusto,  per il loro spessore e la loro possanza, lasciano sgomenti, esterrefatti, tremanti e rapiti allo stesso tempo …

Vedremo che, o Gesù di Nazareth è un folle megalomane, oppure è Dio sotto sembianze umane!

Ma mi dico e domando: può un Essere tanto  Sublime, Amorevole, Sapiente, Buono, Puro, Forte, in poche parole l’Eccellenza di tutte le virtù in veste corporea, comprovata in tre anni di vita pubblica, rivelarSi poi a conti fatti, un ciarlatano o uno psicopatico?

Per non parlare poi, se non bastassero le Sue mirabili qualità, dell’innumerevole mole di miracoli,  (tra cui la Risurrezione che da sé basterebbe ad attestarne la Divinità!) solo in parte riportati nel Vangelo, ("Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere. Amen". Gv 21,25).

Portentosi, immediati, definitivi, oltre che come detto, senza numero, i Suoi miracoli, confermati da migliaia di testimoni oculari, sigillano assiomaticamente la Sua Matrice Divina.

Unico nella storia poi, 
in quanto Luce, ad aver smascherato e vinto il maligno! 

Ma torniamo alle Sue asserzioni.












Prego i lettori di dare il giusto rilievo a queste Parole sconvolgenti, chiedendosi quale uomo avrebbe il coraggio di pronunciarle, senza darne la prova!

Eccole:

Matteo 

3,17 Ed ecco una Voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio Mio   prediletto, Nel quale Mi sono compiaciuto».


Giovanni 

5,21  Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così   anche il Figlio dà   la vita a chi vuole.

6,51  Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di  questo  pane vivrà  in eterno ...

8,12  Io sono La Luce del mondo; chi segue Me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà  la Luce della vita.

8,58  In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono.

10,30 Io e il Padre siamo Uno.

10,34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.Come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.




14,6   Io sono la Via, la Verità e la Vita ...

16,12 […] lo Spirito di Verità, ( notare la terza Espressione dell’Unico Dio!) […] Mi glorificherà perché prenderà del Mio e ve Lo annuncerà. 

16,15 
Tutte le cose che ha il Padre, sono Mie…

17,5  Ora, o Padre, glorificaMi Tu presso di Te della gloria che avevo presso di Te prima che il mondo esistesse.

18,6  Appena Gesù ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra. 
    
(In questo episodio è lampante che il Cristo risponde con imperio Divino, esattamente come Dio Padre con Mosè sul Sinai:  “Ego Sum”, appunto “l’Io sono” che per  potenza energetica fa cadere a terra tutta la soldataglia! N.d.r.)


4: I Messaggi Ultrafanici

Vi invito cari amici a valutare la qualità dei seguenti messaggi considerandone la provenienza che non ha pari… (si veda qui).


 "La Vita"

“La condensazione dava una realtà evidente, che al tocco corrispondeva a carne legata al sangue. Il corpo di Gesù non aveva peso specifico, non lasciava perciò impronta sul terreno, nè faceva ombra, perché, essendo la Luce, non avrebbe potuto proiettarne.
Non Si sottrasse la Potenza all’incanalamento doloroso di materia. Egli raccolse i quantitativi più densi per foggiare l’intreccio corporeo che doveva servire al movimento sostanziale di tutta una massa vitale.”

 

Tratto dal libro “La Vita” di Gino Trespioli (ep. 548)


"Dio e universo"

… Cristo rappresenta l’Espressione perfetta del pensiero di Dio, Spirito Perfetto, proiettatoSi solo per Amore e Missione di Bene alla periferia, che è agli antipodi della Sua posizione naturale…
Ci basti quindi vedere in Cristo il nostro Padre preposto alla nostra evoluzione. Per noi Egli rappresenta l’approssimazione massima che le umane forze intellettive possono raggiungere dell’infinita perfezione di Dio, rappresenta per le nostre possibilità il massimo concepibile limite di altezza di qualsiasi modello che all’uomo possa essere proposto, oltre il quale il nostro sguardo non sa più indagare. E se vuole indagare si perde nell’abisso dei cieli, nella vertigine del superconcepibile.
Cristo viene da un centro che è Luce così accecante che l’occhio umano non vi sa più percepire distinzioni.

Brano tratto da  “Dio e universo” pag. 154-155 di  Pietro Ubaldi




"Scintille dall’Infinito"

… il Cristo come corpo fisico non dava ombra, non proiettava ombra ed il piede non lasciava impronta ( mancanza di peso specifico, quindi mancanza di opacità), allora caratteristica fluidica, e solo la Divinità del movimento rendeva la sembianza Cristica sembianza di materia.
“Fatto carne”, cioè disceso nel tempo.
Il Verbo: Parola; la Divinità stessa Si costringe in manifestazione umana per il riscatto di quella colpa da voi commessa nei Suoi stessi confronti.

Brano tratto da   Scintille dall’Infinito” vol. I pag. 99




 5: Il Cristo è Presenza Viva


La quinta prova della Divinità del Verbo consta della Sua Presenza Viva da 2013 anni, testimoniata dal resoconto di centinaia di 
“santi”, che nei secoli (come tutt’oggi) hanno avuto vere e proprie esperienze mistiche e di milioni di uomini e donne che hanno sperimentato e sperimentano quotidianamente  il contatto diretto con Lui.

Ricordo 
inoltre l’innumerevole serie di apparizioni della Vergine Maria che ovviamente confermano tutto del Divin Figlio.

Infatti l’Unigenito, l’Amore per Eccellenza fattoSi persona, non è un’icona, ma è Presenza viva qui ed ora!

Egli però si sperimenta fattivamente quando ci si eleva dal piano materiale per entrare in un mondo di vibrazioni più sottili, dove sovrana regna … l’Anima … 

Ed è in questo magnifico Mondo super-sensorio, invisibile perché intimo, ma più che mai reale, che risplende palpitante il Gesù - Dio, il Sole dei soli, il Logos Cosmico.












Allora ovunque saremo, non importa se soli nel deserto o pressati in mezzo alla folla, percepiremo nel nostro Spirito … la Sua Presenza ... esattamente come ci disse appena prima di lasciarci col corpo:


 Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo.