Cari Amici, ecco cosa succede quando talento genio ed
intuizione si fondono in un unico lavoro: si crea l’effetto magico.
Questo è quanto accade nell’ascolto della favolosa
melodia che Robert Tiso riesce a ricavare con dei … bicchieri.
Si tratta dell'arte della cristallofonia, ovvero
della capacità di suonare musica, spesso anche capolavori di classica e moderna,
mediante la punta delle dita su calici di cristallo.
Lasciamoci deliziare allora, da questo spettacolo di
suoni dolcissimi che ricordano atmosfere fatate.
A presto.
Raggi di Cielo
“La
cristallofonia”
Le sue dita scorrono veloci e delicate. Sorride, cogliendo la sorpresa e l’emozione di chi lo sta ascoltando. Ci è abituato perché non è un musicista qualsiasi: non suona tasti, corde o archi, bensì … bicchieri.
Stiamo parlando di Robert Tiso e del suo cristallofono.
Il cristallofono, meglio conosciuto col nome di “bicchieri musicali”, è uno strumento formato da un insieme di calici di cristallo; ognuno di questi viene accordato regolando il livello dell’acqua che contiene e produce la sua nota entrando in risonanza grazie allo sfregamento dei polpastrelli lungo il bordo.
Nel suono di questo strumento c’è qualcosa di profondamente evocativo, che riesce a condurre l’ascoltatore in un’atmosfera surreale.
Con queste sonorità Tiso interpreta grandi capolavori della musica classica e moderna, selezionando e arrangiando ogni brano attentamente, per esprimere al meglio il potenziale del cristallofono.
Bach, Beethoven, Tchaikovsky, Morricone… sono fra gli autori preferiti di questo artista.
Il cristallofono, meglio conosciuto col nome di “bicchieri musicali”, è uno strumento formato da un insieme di calici di cristallo; ognuno di questi viene accordato regolando il livello dell’acqua che contiene e produce la sua nota entrando in risonanza grazie allo sfregamento dei polpastrelli lungo il bordo.
Nel suono di questo strumento c’è qualcosa di profondamente evocativo, che riesce a condurre l’ascoltatore in un’atmosfera surreale.
Con queste sonorità Tiso interpreta grandi capolavori della musica classica e moderna, selezionando e arrangiando ogni brano attentamente, per esprimere al meglio il potenziale del cristallofono.
Bach, Beethoven, Tchaikovsky, Morricone… sono fra gli autori preferiti di questo artista.
L’arte di suonare il vetro, già nota in Persia
nell’XI sec. dove venivano suonati a percussione alcuni strumenti di vetro
perfettamente accordati, giunse in Europa forse nel XV sec. con successivi
perfezionamenti nel XVIII.
Nel 1761, lo statista ed inventore americano Benjamin Franklin vide suonare in Inghilterra alcuni bicchieri d'acqua e decise di inventare l'armonica di vetro, strumento più complesso.
Nel 1761, lo statista ed inventore americano Benjamin Franklin vide suonare in Inghilterra alcuni bicchieri d'acqua e decise di inventare l'armonica di vetro, strumento più complesso.
Armonica di vetro
Il suono dei bicchieri di cristallo non ha eguali nel campo musicale, molto suggestivo ed etereo, ricorda vagamente il violino o il flauto ed è stato descritto in modo pittoresco come “la voce degli angeli” o “musica delle sfere”.
Il musicista, con questo particolare strumento, è in grado di produrre suoni speciali e suggestivi, con un'estensione capace di coprire quasi 5 ottave.
Oggi si è ripreso ad esplorare le possibilità
musicali del vetro perché il suono che emette risulta benefico alla salute, ha un alto potere
rilassante e attiva la fantasia.