lunedì 29 luglio 2013

Energia ricavata… dall’erba!

Cari Lettori, ancora un’ottima notizia dal mondo delle energie bio.

Pensate che si è pervenuti al metodo di attingere corrente elettrica addirittura dall’erba… fenomenale!

Attendendo che la nuova tecnica prenda piede, assaporiamo in anticipo i segnali del Terzo Millennio che si manifesta inarrestabile.

Un abbraccio a tutti.

Raggi di Cielo




Anche l’erba può essere una fonte di energia pulita, generata dalla naturale interazione tra le radici delle piante e i batteri del suolo. A scoprirlo l’Università di Wageningen in Olanda, sfruttando un principio scoperto nel 2007 da ricercatori della stessa università. Marjolein Helder e i suoi colleghi hanno posizionato gli elettrodi vicino ai batteri per assorbire questi elettroni e generare elettricità tramite la differenza di potenziale così creata.

La nuova tecnica già funziona su piccola scala e potrebbe presto trovare applicazione su larga scala in vaste aree del mondo. Nelle zone più remote sarebbe già economicamente competitiva con i pannelli solari. Le celle a combustibile microbico-vegetale attualmente sono in grado di generare 0,4 Watt per metro quadrato di superficie di erba. Questa quantità è già superiore a quella generata dalla fermentazione delle biomasse.

Secondo i ricercatori in un prossimo futuro la bio-energia elettrica derivata da questi impianti potrebbe produrre 3,2 Watt per metro quadrato. Questo significherebbe che una superficie di erba di 100 m² potrebbe generare abbastanza energia elettrica per coprire le necessità di una famiglia.

Come si ricava energia elettrica dall’erba? Le celle a combustibile microbico-vegetale generano elettricità mentre la pianta continua a crescere. Le radici espellono nel terreno oltre il 70% del materiale organico, (che non utilizzano), prodotto dalla fotosintesi. Questi residui organici vengono degradati dai batteri intorno alle radici e i processi di degradazione provocano il rilascio di elettroni, generando così energia elettrica.

Oltre alla produzione di energia elettrica, questa nuova fonte di energia rinnovabile presenta altri vantaggi: non deturpa il paesaggio, (come le turbine eoliche o i pannelli solari troppo vistosi), non interferisce con la natura, (come le dighe) e non è in concorrenza con i terreni agricoli, (come accade invece per la produzione di biocarburanti a scapito del cibo).


Fonte: Tutto green



domenica 21 luglio 2013

Ascolta il ritmo della Vita!



Non sprecare tempo ed energie desiderando di essere altrove a fare qualcos'altro.

Accetta la tua situazione e renditi conto che ti trovi nel tal posto, a fare la tal cosa, per una ragione precisa.

Prendi coscienza del fatto che nulla è casuale, che devi imparare alcune lezioni e che la condizione nella quale ti trovi ti è stata assegnata affinché tu imparassi queste lezioni il più rapidamente possibile, in modo da poter avanzare ed elevarti lungo questo cammino spirituale.

Certamente, non vorrai ritrovarti in un vicolo cieco, per sicuro e protettivo che possa essere! Pensa come sarebbe noiosa e priva d'interesse la vita, se tu scegliessi di viverla in tal modo.

La vita è piena di eventi eccitanti e di promesse, se solo sei disposto a procedere senza paura verso l'ignoto e a compiere il passo successivo in fede e fiducia assolute, avendoMi come guida e compagno di viaggio.


Non temere: IO SONO sempre con te.




Tratto da "Le porte interiori" di Eileen Caddy

mercoledì 17 luglio 2013

Cloruro di Magnesio: panacea prodigiosa!

Un caro saluto a tutti.

Condivido oggi con gioia, dopo ore di ricerca ed elaborazione, il frutto del mio lavoro di sintesi e adattamento di numerosi articoli, (vedi in particolare qui e qui), sull'argomento Cloruro di Magnesio.

Lascio a voi Amici lettori, la sorpresa di scoprirne le superlative capacità terapeutiche.

Che vi giovi!


Raggi di Cielo




























Il Magnesio è un elemento essenziale presente in tutti gli organismi, indispensabile per lo svolgimento di numerose reazioni enzimatiche. L’organismo umano ne contiene circa 25 grammi, localizzati per lo più nelle ossa, nei muscoli, nel cervello e in altri organi come fegato, reni e testicoli.

E’ lo scarto del sale, ma è indispensabile per l’attività di oltre 300 enzimi e svolge un ruolo fondamentale praticamente su quasi tutti gli apparati del corpo umano.

Il Magnesio ha la capacità di produrre l’equilibrio minerale necessario agli organi per l’espletamento delle loro funzioni, come per esempio i reni, alimenta l’acido urico nelle artrosi, ha potere decalcificante fino alle più sottili membrane nelle articolazioni, nelle sclerosi e nelle sclerosi calcificate, quindi è un valido aiuto per prevenire gli infarti poiché purifica il sangue. Rinvigorisce anche il cervello: diversi studi attestano la sua validità nel mantenerne la gioventù, fino alla vecchiaia.

Malgrado tutto ciò, il Magnesio è – tra tutti gli elementi – il meno somministrato.

La sua importanza è stata, e ancora oggi continua a essere dai più, sottovalutata.
Se è stato dimostrato come, con l’uso del Magnesio, aumenti anche la conta dei globuli bianchi perché questo effetto, che porta il nome di citofilassi, continua a essere ufficialmente trascurato? Come dire che per l’essere umano non sia importante avere la possibilità di aumentare il proprio tono immunitario.

Non a caso, da chi ne conosce le potenzialità, è considerato la panacea di molti mali. E’ facilmente assimilabile ed economico. Ma soprattutto funziona.
E’ l’unico fra i sali di magnesio ad aver dimostrato la sua efficacia nella terapia delle malattie infettive, grazie all’effetto stimolante sui globuli bianchi e in generale su tutto il sistema immunitario.

Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare“epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.

Come ogni scoperta, anche questa parte da un evento pressoché fortuito: nel 1915 il professor Pierre Delbet, utilizzando una soluzione di cloruro di magnesio per il lavaggio delle ferite, si rese conto di come questa non solo non danneggiasse i tessuti, cosa che – invece – accadeva con gli altri antisettici, ma addirittura facilitasse la guarigione della ferita stessa.

Delbet scoprì inoltre come l’uso del cloruro di magnesio scongiurasse pericolose complicazioni, quali le sovra infezioni batteriche frequenti all’epoca, grazie all’azione di stimolo sull’attività dei globuli bianchi.

Il successivo e importantissimo passo fu scoprire che l’azione di stimolo non era limitata ai globuli bianchi, bensì agisse su tutte le cellule dell’organismo, allargando lo spettro oltre i meccanismi di difesa.

La sperimentazione proseguì somministrando la soluzione anche per via orale, riscontrando – nella maggior parte dei pazienti – il manifestarsi di una sensazione di benessere generale, energia, una maggiore resistenza alla fatica e una maggior stabilità emotiva.































All’epoca, le molte persone che cominciarono ad assumere la soluzione di cloruro di magnesio in qualità di “tonico”, con conseguenze inaspettate sull’organismo, informarono prontamente il professore.

In poco tempo, grazie alle testimonianze dei pazienti, Delbet si ritrovò tra le mani gli effetti della sua “scoperta”. Il cloruro di magnesio aveva fatto scomparire completamente disturbi dell’apparato digerente come coliti, colecistiti e angiocoliti, aveva migliorato in modo esponenziale affezioni del sistema nervoso quali il tremore senile, il morbo di Parkinson, i crampi muscolari. 

Ancora, effetti sorprendenti erano stati riscontrati nella cura della pelle: acne giovanile, eczema, psoriasi, verruche, geloni, prurito. Infine, Delbet fu in grado di dimostrare come il cloruro di magnesio potesse migliorare lo stato di unghie e capelli, di diverse patologie legate allo stato allergico come il  raffreddore da fieno, l’orticaria, i pruriti di vario genere fino ad arrivare alle emorroidi e all’edema di Quincke. 

La sua sperimentazione si allargò a tal punto da testare il cloruro di magnesio localmente, sotto forma di pomata: l’effetto non raggiunse il 100% voluto, ma l’applicazione permise di far inscurire buona parte di capelli e barbe sbiancate da anni, o di scolorire le macchie cutanee della “vecchiaia”.


























Nelle sue ricerche, Pierre Delbet fu coadiuvato dal Dottor Neveu, ma i benefici del Cloruro di Magnesio hanno interessato parecchi medici e ricercatori, tra cui l’italiano Raul Vergini.

Sia chiaro, il Cloruro di Magnesio non è una medicina, bensì un alimento che non ha controindicazioni ma soprattutto è compatibile con qualsiasi cura farmacologica in corso. Ha comunque una peculiarità non indifferente: prenderne una dose per un dolore soltanto fa sì che eventuali altri dolori guariscano comunque, perché il sale mette in ordine tutto il corpo.

La cosa incredibile è come la carenza di Magnesio sia sempre stata ignorata (o forse intenzionalmente occultata per ragioni di lucro delle case farmaceutiche… n.d.r.), dai medici come possibile causa di almeno una buona parte dei disturbi che affliggono l’essere umano.

Dove trovare Il Magnesio? Presto detto: nei cereali integrali, la soia, i fagioli, i vegetali in genere (se coltivati con metodo biologico), i frutti di mare, cioccolata e cacao. Essendo un prodotto di scarto del sale, va da sé che anche il sale marino sia ricco di Magnesio.

Peccato però che l’impiego di concimazioni minerali e il raffinamento dei cibi portino alla quasi totale perdita di magnesio. La stessa cottura può portare a un impoverimento dello stesso fino al 70%.

Come scoprire se si è carenti di Magnesio? Molto spesso i sintomi passano per ansia, ipereccitabilità muscolare, cefalea, vertigini, insonnia, asma, alterazioni del ritmo cardiaco, stanchezza eccessiva, disturbi del ciclo mestruale.


Testimonianza ed indicazioni terapeutiche
di Padre Beno J. Prof. fisica, chimica e biologia


Il documento che segue merita di essere letto e preso in considerazione, tuttavia prima di intraprendere una simile cura è opportuno consultare il proprio medico di fiducia.

Avviso importante: "Il cloruro di magnesio è controindicato in pazienti con insufficienza renale ed in pazienti con prolasso mitralico e/o tricuspidale". (Dott. Claudio Capozza)

"Quando avevo 61 anni, quasi paralitico, 10 anni prima di iniziare la cura, sentivo delle fitte acute nella regione lombare - un becco di pappagallo appunto - incurabile secondo il medico. Ma io rimediai a quel dolore reumatico, che curai con KETACIL, dimenticando allora il becco di pappagallo, che già prima mi dava un peso in più sulla gamba destra.

Trascorsi 5 anni il peso divenne un dolore che, nonostante tutte le cure, continuava ad aumentare. Dopo 2 anni, infine, mi ricordai della causa del dolore: alzandomi male dal letto sentivo un formicolio scendere lungo la gamba fino ai piedi. Se mi sedevo il formicolio cessava, se mi alzavo ritornava. Poteva essere solo quel maledetto "becco di pappagallo" ciò che affliggeva il nervo sciatico alla terza vertebra, e quando stavo appoggiato all'altro piede o se stavo seduto, gli dava sollievo. 

Allora facevo tutte le mie attività rimanendo seduto il più possibile. C'erano anni in cui facevo tutto stando seduto, meno la messa, un tormento. E rinviavo continuamente un viaggio nell'isola di Marajó dove dovevo completare una rete di radio-telefonia di 40 stazioni in 6 stati. Dopo sei mesi mi misi in viaggio sperando miglioramenti in quell'isola dell'eterna primavera. Ma peggiorai ancora. 

Celebravo la messa stando seduto, accompagnato dai fedeli. Dirigevo i miei aiutanti a montare i tralicci e installare le antenne dalle cime dei tetti. Senza indugio tornai a Florianopolis da uno specialista con delle nuove radiografie. A quel punto era già diventato un gruppo di "becchi di pappagallo" , con i loro becchi calcificati, duri, in grado avanzato.... Non è possibile fare nulla. 

Le applicazioni di micro-onde e la trazione alla colonna vertebrale non arrestarono il dolore, al punto di non riuscire a dormire nemmeno disteso. Me ne stavo seduto, fin quasi a cadere dalla sedia per il sonno, quando scoprii che potevo dormire rannicchiato nel letto come un gatto. 

Certamente solo Dio mi poteva raddrizzare. Mancava poco che non potessi sfuggire al dolore nemmeno seduto o rannicchiato. E allora ? 
Cosi disperato chiesi aiuto al buon Dio : "Hai visto la tua creatura ? Non ti costa nulla mandare un piccolo aiuto ..."

Provvidenzialmente andai quindi all'Incontro di scienziati gesuiti a Porto Alegre e Padre Suarez mi disse che la cura era semplice con cloruro di magnesio e mi mostrò un libretto di Padre Puig, gesuita spagnolo la cui madre era rigida e calcificata come me, però, con questo sale, diventò agile come una ragazza come pure altri suoi parenti. E scherzando mi disse: "Con questo sale puoi morire solamente prendendo un colpo in testa o per un altro incidente.

Subito a Florianopoli iniziai a prendere una dose al giorno tutte le mattine; dopo tre giorni iniziai a prendere una dose al mattino e una alla sera, comunque continuai a dormire rannicchiato fino al ventesimo giorno, quando mi svegliai disteso nel letto senza dolore. Ma se camminavo, ancora quel dolore. 

Al trentesimo giorno mi alzai completamente sbalordito: "Sarà che sto sognando ?". Niente più mi faceva male e feci persino un giretto per la città sentendo tuttavia quel peso di dieci anni prima. 

Al quarantesimo giorno camminai per l'intera giornata, sentendo appena un po' di peso. Dopo tre mesi sentivo crescere l'agilità. Sono già passati 10 mesi e mi piego quasi come un cobra.

Il magnesio porta via il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente nelle ossa. E ancora di più: ha normalizzato le pulsazioni che erano al disotto di 40, quando già pensavo che il cuore stesse segnando il passo. Il sistema nervoso è divenuto calmo, più lucido, il sangue decalcificato e fluido. 

Le frequenti fitte acute al fegato sono scomparse. La prostata, che fu operata in un primo periodo di cura, ora non mi disturba molto. E altri effetti ancora, tanto che varie persone mi chiedono: "Cosa ti sta succedendo ? Diventi più giovane ?". E tutto questo mi ha ridato la gioia di vivere. 








































Per questo mi sento invitato a ripartire quel "piccolo aiuto" che il buon Dio mi ha dato. Centinaia di persone sono guarite a Santa Caterina dopo anni di sofferenza per dolori vertebrali, artrosi, ecc. e ne mandano anche essi copie ad altri che sono disperati.

Preparazione


Sciogliere in una brocca 100 grammi di cloruro di magnesio in 3 litri d'acqua (33 grammi per litro). Dopo aver ben mescolato conservare in recipienti di vetro, non nella plastica.

Una dose equivale ad una tazzina da caffè.

Dopo i 40 anni l'organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori. Per ciò deve essere preso secondo l'età :

da 40 a 55 anni 1/2 dose;

da 55 a 70 anni 1 dose al mattino;

da 70 a 100 anni una dose al mattino e una alla sera.

Attenzione: per le persone che vivono in città con alimentazione di bassa qualità (cibi sofisticati e confezionati), un po' di più ; per le persone che vivono in campagna un poco meno.

Il magnesio non crea assuefazione, ma al sospenderne l'uso se ne perde il beneficio. Non si potrà sfuggire completamente a tutte le malattie, i dolori e al naturale decadimento del corpo, ma tutte queste cose saranno molto più attenuate o addirittura eliminate. La maggioranza, tuttavia, si lascerà persuadere dalla pigrizia, invece di godere di una salute radiosa.

La persona adulta ne dovrebbe assumere nei cibi l'equivalente di tre dosi e, non riuscendovi, dovrebbe integrare la dose al di fuori del cibo, per non ammalarsi.
Difficilmente si può oltrepassare il limite di quantità, infatti le dosi indicate per persone da 40 a 100 anni sono quelle minime. Prendete una dose per un dolore soltanto e gli eventuali altri dolori saranno ugualmente guariti perché il sale mette in ordine tutto il corpo.

"Becco di pappagallo", nervo sciatico, artrosi cervicali, calcificazioni, sordità per calcificazione: 1 dose al mattino, 1 al pomeriggio e una alla sera.
Dopo guariti é necessario prendere il cloruro di magnesio come prevenzione del male e questo é la dose a seconda dell'età.

artrosi : l'acido urico si deposita nelle articolazioni del corpo e in modo visibile nelle dita che si gonfiano. Questo perché i reni non funzionano bene, per mancanza di magnesio. Attenzione perché un rene qualche volta è ormai già rovinato: 1 dose al mattino. Se dopo venti giorni non ci sono miglioramenti e non è guarita la deformazione, prendere 1 dose al mattino e 1 alla sera. Dopo la guarigione proseguire con le dosi per la prevenzione.

Prostata: Es. un anziano non riusciva ad urinare. La sera in cui doveva operarsi di prostata gli somministrarono 3 dosi come preparazione. Iniziò subito a migliorare...... e dopo una settimana era guarito, senza operazione. Ci sono casi in cui la prostata regredisce, talvolta, fino a ritornare normale: 2 dosi al mattino, 2 dosi al pomeriggio, 2 dosi alla sera. Riscontrato il miglioramento proseguire con le dosi per la prevenzione.

Acciacchi da vecchiaia, rigidezza muscolare, crampi, tremolii, arteriosclerosi, insufficiente attività cerebrale: 1 dose al mattino, 1 dose al pomeriggio e 1 alla sera.





domenica 14 luglio 2013

Spes ultima Dea

Ciao Amici.

Dedico l’insegnamento che segue a tutti coloro che nella Via Crucis di questa vita stanno attraversando momenti particolarmente difficili di scoraggiamento, delusione o depressione.

Auspico che possiate trovare in questi passi di saggezza, nuova energia e soprattutto tanta speranza.
Raggi di Cielo









“RIALZATI”


Un giorno l'abate Sisois, mentre stava zappando nel suo orticello, 
si vide arrivare un giovane monaco tutto sconvolto in viso e piangente.
“Padre”, gli disse, “ho bisogno di te; ascoltami!”
“Dì pure”, rispose Sisois seguitando a zappare.
“Qui?” chiese il giovane esitando.
“Qui, hai paura? La cicoria e i broccoli non odono”.
“O Padre mio, come farò? Sono caduto!”
“Rialzati”, disse Sisois.
“Ma io mi ero rialzato e poi sono ricaduto”.
“E tu rialzati ancora”.
“Padre, mi sono rialzato tante volte, e sempre ricado!”.
“E tu seguita a rialzarti”.
“Ma dimmi, Padre, fino a quando mi dovrò rialzare?”
“Fino a quando, o in bene o in male, la morte non ti colga; ritto o per terra, dove la morte ti coglierà, lì rimarrai”.
Fonte: Fiori del deserto

giovedì 11 luglio 2013

I mercati, nostri veri padroni, hanno nomi e cognomi. Eccoli!

Salve a tutti.

Seppur non mi intenda per niente di finanza, da comune cittadino ritengo sia di massima importanza capire almeno dove vadano a finire somme enormi di danaro pubblico, dei quali in parte noi siamo “donatori”.

Anche se secondaria, mi auguro che questa conoscenza aiuti tutti noi, al Risveglio dall’illusione globale alla quale ci hanno abituato.

Raggi di Cielo




Ce lo chiedono i mercati. Bisogna rassicurare i mercati. Come reagiranno i mercati. Prima era la crescita economica, da qualche anno a questa parte l’impostura si è tolta la maschera: è la finanza internazionale a dettare i compiti alla politica. Chi diavolo siano i mercati, però, è una questione lasciata regolarmente sul vago.

Tanto per cominciare, bisogna aver chiara la sproporzione apocalittica fra l’ammontare di ricchezza reale, prodotta con l’agricoltura, l’industria, i servizi, cioè mediante il lavoro, e il quantitativo generato dalle transazioni finanziarie. Prendendo come misura di riferimento il valore (fallace ma comunemente accettato) del Prodotto Interno Lordo, quello del mondo intero nel 2010 è stato di 74 mila miliardi di dollari, mentre il Pil della finanza è stato di 611 mila miliardi: otto volte superiore. Un’abnorme massa di denaro che gira vorticosamente da un angolo all’altro del pianeta, virtuale perché creata a prescindere dall’economia produttiva. Manovrata da potenze finanziarie di gran lunga più forti di qualunque Stato che hanno un nome e cognome.

Secondo il Dipartimento del Tesoro americano, sono cinque Sim (Società di Intermediazione Mobiliare e divisioni bancarie), cioè J.P Morgan, Bank of America, Citybank, Goldman Sachs, Hsbc Usa, e cinque istituti di credito, ovvero Deutsche Bank, Ubs, Credit Suisse, Citycorp-Merrill Linch, Bnp-Parisbas. Nel 2011 queste dieci banche hanno conquistato il 90% del totale dei titoli derivati, che ancor oggi costituiscono la fetta più grossa dell’intero mercato della finanza globale. Per venire all’Italia, il debito pubblico è posseduto all’87% da banche più assicurazioni, formando insieme il gruppo dei cosiddetti investitori istituzionali, più noti come speculatori. Per l’esattezza, ad essere in mano estera è il 60% dei titoli italiani. 

Scrive l’economista Fumagalli: «I mercati finanziari non sono qualcosa di etereo e neutrale, ma sono espressione di una precisa gerarchia: lungi dall’essere concorrenziali… essi si confermano come fortemente concentrati e oligopolistici: una piramide, che vede, al vertice, pochi operatori finanziari in grado di controllare oltre il 70% dei flussi finanziari globali e,  alla base, una miriade di piccoli risparmiatori che svolgono una funzione meramente passiva». Lassù, nell’empireo della razza eletta, un club di professionisti della speculazione gestisce il mondo con l’unico fine di moltiplicare i propri profitti, e qua giù il risparmio, i soldi delle famiglie, li segue come un gregge di buoi.

In quali modi specifici, nessuno saprebbe dirlo. «Chi sta dietro la maggioranza degli hedge fund e dei private equity? Che bilanci hanno? Zero notizie. E i fondi sovrani? Muovono migliaia di miliardi, ma solo quello norvegese dice come. I derivati, un multiplo del Pil mondiale, restano un mistero gaudioso, officiato da banche ombra controllate dall'oligopolio bancario americano più Deutsche Bank» (Massimo Mucchetti, Corriere della Sera, “Il sistema Tyson e le democrazie”, 11 settembre 2011). Federico Rampini, in un articolo rimasto famoso (“Wall Street, le cene del ‘club dei derivati’. Così i banchieri decidono la speculazione”, La Repubblica, 13 dicembre 2010), ne parla come di «una vera e propria "cupola" di grandi banchieri»: questa volta sono nove rappresentanti di altrettante banche, l’élite della prima Borsa del mondo, che controllano in modo esclusivo il commercio dei titoli “tossici”, i derivati, in gergo CDS (Credit Default Swaps). 

Sono in buona parte gli stessi che abbiamo già elencato: Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan, Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank, Barclays, Ubs, Credit Suisse. Secondo il New York Times, ogni terzo mercoledì del mese questi signori si incontrano a Manhattan per concordare le mosse e dirigere dall’alto, e in segreto, il mercato dei junk bonds, la spazzatura finanziaria. La fonte è, anche qui, ufficiale: un’inchiesta della Commodity Futures Trading Commission, organo di vigilanza federale degli Stati Uniti.

Uno studio dell’Istituto Svizzero di Tecnologia pubblicato sulla rivista scientifica New Scientist ha scoperto che mettendo ai raggi X il groviglio di partecipazioni incrociate nella proprietà di tutte le 43.060 multinazionali presenti al mondo (su un database di 37 milioni di società, l’Orbis, risalente al 2007), è possibile enucleare un gruppo privilegiato di 1.318 investitori che detiene il 60% dell’economia reale mondiale, mobiliare e manifatturiera. Districandosi nei meandri degli assetti proprietari, i ricercatori hanno individuato un gruppo ancora più ristretto di nomi ancora più legati fra loro. In breve, il risultato finale vede 147 soggetti controllare il 40% della ricchezza industriale del pianeta. Meno dell’1% è a capo dell’intero intreccio. 

È composto per la maggior parte, guarda caso, da banche e fondi d’investimento. Gli stessi di sempre: Barclays, JP Morgan Chase, Ubs, Merryl Lynch, Deutsche Bank, Credit Suisse, Goldman Sachs, Bank of America, Unicredit, Bnp Paribas. I nodi che tengono avvinte questa super-entità in una specie di consiglio supremo della finanza non deve far pensare a un vertice che decide e procede all’unisono. Gli autori della ricerca ipotizzano con ogni verosimiglianza che un tale numero, 147, è ancora troppo elevato per concludere che sia operante una collusione scientifica. 

Non è dimostrabile, insomma, che agiscano di concerto, ingegnando complotti in sistematica concordia. E’ certamente più probabile che si considerino portatori di interessi comuni e facciano cartello quando risulti utile per aumentare i profitti o ci si debba difendere da tentativi di attaccarne la posizione di dominio (eventuali colpi di coda della politica o di qualche popolazione recalcitrante a farsi colonizzare), ma per il resto è realistico immaginare che si sfidino sul mercato. «La realtà è talmente complessa che dobbiamo rifuggire i dogmi, sia che si tratti di teorie cospirazioniste o di libero mercato», ha affermato uno degli scienziati, James Glattfelder. «La nostra analisi è basata sulla realtà».

L’anonima sequestri finanziaria, come si vede, non è per niente anonima.

Alessio Mannino





martedì 9 luglio 2013

Desiderio di Dio






































Molteplici sono le strade per arrivare a Dio, ma fra tutte, certamente la prima si manifesta nell’anelito di fonderci col nostro Principio.

È essenziale avere fame di Dio, desiderio di Musica per l’anima, poiché chi cerca trova!

Che il desiderio di Dio diventi in noi ogni giorno sempre più intenso, più frequente, vitale come l’aria che respiriamo…

Raggi di Cielo





L’ARIA


Una deliziosa narrazione sugli antichi padri del deserto ci dice che un giorno 
un discepolo andò dal suo maestro e gli disse:

“Maestro, voglio trovare Dio”.

Il maestro sorrise e siccome faceva molto caldo, 
invitò il giovane ad accompagnarlo a fare un bagno nel fiume.

Il giovane si tuffò e il maestro fece altrettanto. 
Poi lo raggiunse e lo agguantò tenendolo a viva forza sott’acqua.

Il giovane si dibatté alcuni istanti, finché il maestro lo lasciò tornare a galla.

Quindi gli chiese che cosa avesse più desiderato mentre si trovava sott’acqua. 

“L’aria”, rispose il discepolo

“Desideri Dio allo stesso modo?”, gli chiese il maestro.

“Se lo desideri così, non mancherai di trovarLo. Ma se non hai in te questa sete ardentissima, a nulla ti gioveranno i tuoi sforzi e i tuoi libri. 

Non potrai trovare la fede, se non la desideri come l’aria per respirare”.