martedì 22 ottobre 2013

Il disclosure è ormai a un passo!

Amici, semmai ancora ce ne fosse bisogno, ecco l’ennesima riprova che gli Ufo non solo esistono ma sono in contatto con noi umani costantemente.

La cosa interessante è che ormai il fenomeno è arcinoto non solo nell’ambiente militare, ma è argomento più che mai diffuso anche tra i piloti di volo civili!

Il problema è che il governo occulto che sta dietro le quinte del palcoscenico massmediatico, come una piovra cerca di trattenere a sé ogni notizia della Realtà per mantenerci succubi al suo giogo.

Ma il sistema schiavista della cabala ormai è al collasso e il tanto agognato disclosure stà per rompere gli argini finalmente!

Raggi di Cielo




Avvistamenti ad alta quota, incontri a tu per tu con oggetti volanti di difficile interpretazione. Accade spesso ai piloti militari e civili, molto più spesso di quanto non immaginiamo. “Tra di noi ne parliamo spesso, il materiale e le notizie circolano, ma non escono all’esterno se non molto raramente”, ammette infatti Marco Guarisco, da oltre 20 anni ai comandi di un aereo.

Sarebbero centinaia i casi, forse anche di più, ma chi può dirlo?
Quelle chiacchiere tra piloti restano quasi sempre solo aneddoti da raccontare agli amici più fidati, mai agli estranei. Il motivo è presto detto.

“Essenzialmente perché rischiamo di perdere il posto di lavoro. Con quello che costa conseguire un brevetto di volo, in termini di tempo e di denaro, ci si pensa due volte prima di minare la propria sicurezza. Andare in giro a dire di aver visto un Ufo può dare spiacevoli conseguenze. Se l’evento non è eclatante, si preferisce tacerlo”, dice il nostro pilota.

Le procedure, tuttavia, prevedono che sia steso un rapporto ogni volta che in quota accade qualcosa di imprevisto. “Certo, ci sono dei moduli prestampati, nei quali indicare esattamente cosa è avvenuto, che tipo di oggetto è stato visto, a che altezza, quanto si è avvicinato”, spiega Guarisco. 

“Ma di solito, i rapporti vengono stilati solo quando non se ne può proprio fare a meno, ovvero quando l’oggetto era a distanza ravvicinata e si è rischiata una collisione. Ma anche in questo caso, i documenti restano in ambienti ufficiali: non vengono divulgati, se non i rarissimi casi o dopo molto tempo”.

Per pilotare un caccia o un aereo carico di passeggeri, si richiedono nervi saldi e una stabilità psicologica a prova di bomba. E dire di aver visto un Ufo sfrecciare accanto alla cabina di pilotaggio certo non depone a favore della solidità mentale di chi lo racconta. 

“Infatti. Se dici una cosa del genere, come minimo trascorri tre giorni presso il Centro di igiene mentale dell’Aeronautica militare a fare test ed esami di ogni tipo. Poi ti fanno firmare un documento nel quale dichiari quello che hai visto. A tuo rischio e pericolo”.
Eppure, non parlare del fenomeno non significa che il fenomeno non esista. 

“Gli Ufo li vediamo noi piloti, li vedono e li fotografano i passeggeri, li vedono anche nella torre di controllo. Fanno quasi parte del traffico aereo ordinario. 




Anche se a volte, quelle presenze sono visibili ad occhi nudo, ma non compaiono sulle strumentazioni, oppure al contrario risultano sui radar, ma non si vedono in cielo. Effettivamente, è un fenomeno parecchio complesso”, chiosa Marco Guarisco.

Per lui, se vogliamo, è un po' più facile parlarne perchè la sua prima esperienza in fatto di Ufo l’ha avuta quando era solo un bambino ed insieme ad altre due persone vide un enorme oggetto misterioso. 

Avevo 6 anni, era poco prima di Natale. Aveva tre luci bianche e una rossa al centro, era nero e perfettamente triangolare. Si muoveva lentamente sopra di noi senza emettere rumore, poi si è fermato- immobile- per qualche minuto prima di sparire in un millesimo di secondo”. 

Da quel giorno, Guarisco ha iniziato un suo personale approfondimento sull’argomento, che lo ha portato da adulto ad entrare nel Centro Ufologico Nazionale.
L’esperienza si è poi ripetuta nel 2000: mentre si preparava al decollo, in un piccolo aeroporto lombardo, vide qualcosa di assolutamente anomalo. 

“Nel cielo, sulla verticale di un altro velivolo già decollato, c’era qualcosa di strano. Lo osservavo con attenzione, il cielo non era limpido e non capivo cosa fosse. Ma poi ho capito. Era una sfera grigio chiaro, opaca, metallica, senza ali e senza motore, grande circa 6 o 7 metri che girava sopra l’aeroporto.




Compiva evoluzioni al di fuori della nostra portata, perché ancora non siamo in grado di virare ad angolo retto oppure di restare fermi, sospesi per poi accelerare di colpo: tutto ciò va oltre le leggi dell’aerodinamica. 

Eppure decine di persone hanno visto quell’oggetto, anche sull’aereo in volo. Ad un certo punto, la sfera se ne è andata. Tutto è avvenuto in pieno giorno, non sto parlando di lucine in lontananza: era lì ed era ben visibile, impossibile che tutte quelle persone insieme abbiano avuto una svista.”

Domanda: cosa ha provato? Più paura o più curiosità? “Devo essere sincero: ho provato principalmente una bella soddisfazione. Perché io ero già coscio della presenza degli Ufo, ma molti dei colleghi che erano con me quel giorno e che hanno assistito a quella scena ne avevano sempre riso. Da quel giorno, hanno cambiato idea: forse hanno capito che qualcosa di strano, lassù, c’è davvero”.




mercoledì 9 ottobre 2013

Gli Angeli esistono eccome: Salvataggio nel gelo

Un caro saluto a tutti.

Oltre l’illusione della materia esiste una Realtà stupefacente ma necessita avere le carte in regola per poterla contemplare.

Quando Dio si trova al primo posto nel nostro cuore e nella nostra mente e con tutto il nostro impegno cerchiamo di mettere in atto la Sua volontà, l’apparente grigiore quotidiano assume una connotazione tutta nuova e si tinge di magico …

Che ci si creda o no, l’Al di là è un dato di fatto e il video che segue lo dimostra ancora una volta ed in modo perentorio.

Ammiriamo e stupiamoci dunque, poiché il miracolo, per chi ha occhi per vedere, ci cammina accanto!       

Grazie e buna visione!
Raggi di Cielo






lunedì 7 ottobre 2013

Oltre la facciata



Salve a tutti Amici!

Il video che vi porto a conoscere oggi, tocca tutti noi da vicino.

Racconta di come sia facile cadere nel grossolano errore del giudizio affrettato e quanto basti poco, con uno sguardo più attento e soprattutto più compassionevole, per riportare, dove dominavano angoscia, depressione e paura, nuova Luce speranza e conforto.


Raggi di Cielo






















lunedì 30 settembre 2013

È dando che si riceve!

Ben trovati Amici!

Questa splendida massima di S. Francesco d’Assisi riassume molto bene l’insegnamento che si ricava dal video che vi propongo qui innanzi.  

Stiamo attenti al facile giudizio, perché come giudichiamo saremo giudicati!

Ricordiamoci sempre che la Vita è uno specchio e ciò che seminiamo raccogliamo.

Cerchiamo dunque di accrescere quanto più possibile la nostra bontà di cuore e i frutti deliziosi che ne scaturiranno non si faranno attendere.


Raggi di Cielo



sabato 3 agosto 2013

Riflessioni di un "Bambino"

Cari Amici, quanto abbiamo da imparare dai bambini!

Buona lettura e riflessione.

Raggi di Cielo



"Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che cosa significa essere povero, gli fece passare qualche giorno con una famiglia di contadini.

Il bambino trascorse tre giorni e tre notti nei campi.

Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:

- Che mi dici della tua esperienza ?

- Bene – rispose il bambino.

Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre.

1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.

2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. 
Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.


























3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.

4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.

5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.

6 – Che noi ascoltiamo cd... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali...
...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.




7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento.

8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... 
Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.

9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. 
Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.

Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. 

Alla fine il figlio conclude:


- Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !"


Fonte: ignota    Revisione: Raggi di Cielo



lunedì 29 luglio 2013

Energia ricavata… dall’erba!

Cari Lettori, ancora un’ottima notizia dal mondo delle energie bio.

Pensate che si è pervenuti al metodo di attingere corrente elettrica addirittura dall’erba… fenomenale!

Attendendo che la nuova tecnica prenda piede, assaporiamo in anticipo i segnali del Terzo Millennio che si manifesta inarrestabile.

Un abbraccio a tutti.

Raggi di Cielo




Anche l’erba può essere una fonte di energia pulita, generata dalla naturale interazione tra le radici delle piante e i batteri del suolo. A scoprirlo l’Università di Wageningen in Olanda, sfruttando un principio scoperto nel 2007 da ricercatori della stessa università. Marjolein Helder e i suoi colleghi hanno posizionato gli elettrodi vicino ai batteri per assorbire questi elettroni e generare elettricità tramite la differenza di potenziale così creata.

La nuova tecnica già funziona su piccola scala e potrebbe presto trovare applicazione su larga scala in vaste aree del mondo. Nelle zone più remote sarebbe già economicamente competitiva con i pannelli solari. Le celle a combustibile microbico-vegetale attualmente sono in grado di generare 0,4 Watt per metro quadrato di superficie di erba. Questa quantità è già superiore a quella generata dalla fermentazione delle biomasse.

Secondo i ricercatori in un prossimo futuro la bio-energia elettrica derivata da questi impianti potrebbe produrre 3,2 Watt per metro quadrato. Questo significherebbe che una superficie di erba di 100 m² potrebbe generare abbastanza energia elettrica per coprire le necessità di una famiglia.

Come si ricava energia elettrica dall’erba? Le celle a combustibile microbico-vegetale generano elettricità mentre la pianta continua a crescere. Le radici espellono nel terreno oltre il 70% del materiale organico, (che non utilizzano), prodotto dalla fotosintesi. Questi residui organici vengono degradati dai batteri intorno alle radici e i processi di degradazione provocano il rilascio di elettroni, generando così energia elettrica.

Oltre alla produzione di energia elettrica, questa nuova fonte di energia rinnovabile presenta altri vantaggi: non deturpa il paesaggio, (come le turbine eoliche o i pannelli solari troppo vistosi), non interferisce con la natura, (come le dighe) e non è in concorrenza con i terreni agricoli, (come accade invece per la produzione di biocarburanti a scapito del cibo).


Fonte: Tutto green



domenica 21 luglio 2013

Ascolta il ritmo della Vita!



Non sprecare tempo ed energie desiderando di essere altrove a fare qualcos'altro.

Accetta la tua situazione e renditi conto che ti trovi nel tal posto, a fare la tal cosa, per una ragione precisa.

Prendi coscienza del fatto che nulla è casuale, che devi imparare alcune lezioni e che la condizione nella quale ti trovi ti è stata assegnata affinché tu imparassi queste lezioni il più rapidamente possibile, in modo da poter avanzare ed elevarti lungo questo cammino spirituale.

Certamente, non vorrai ritrovarti in un vicolo cieco, per sicuro e protettivo che possa essere! Pensa come sarebbe noiosa e priva d'interesse la vita, se tu scegliessi di viverla in tal modo.

La vita è piena di eventi eccitanti e di promesse, se solo sei disposto a procedere senza paura verso l'ignoto e a compiere il passo successivo in fede e fiducia assolute, avendoMi come guida e compagno di viaggio.


Non temere: IO SONO sempre con te.




Tratto da "Le porte interiori" di Eileen Caddy