lunedì 24 giugno 2013

Kirk Kilgour campione nella Vita e nello sport




La storia di Kirk Kilgour, nato a Los Angeles (Usa) il 28.12.1947, è quella di un grande atleta della nazionale USA di pallavolo che venne a giocare nella Serie A Italiana nel 1973, con la squadra dell'Aricela Volley Club.

Con il team romano conquistò un secondo posto nel 73/74 e lo scudetto nella stagione successiva, prima di subire il terribile incidente che mise fine alla sua carriera dì pallavolista, segnandone profondamente il resto della vita.

Era l'8 gennaio 1976: a Roma mentre, come "assistant coach" della Nazionale Italiana, svolgeva un banale esercizio di riscaldamento, Kirk subì la lussazione alla 5a vertebra cervicale con conseguente lesione al midollo spinale e quindi totale paralisi di tutti e quattro gli arti.






















Da quel giorno Kilgour ha vissuto con grandissimo coraggio e forza d'animo su una sedia a rotelle , adattata alle sue particolari esigenze, grazie alla quale è riuscito anche a svolgere varie attività, da commentatore sportivo, a scrittore, ad analista del volley.

La sua maglietta numero 13 della prestigiosa squadra di pallavolo dell'UCLA (University of California, Los Angeles) fu definitivamente ritirata nel 1986.
Kirk ci ha lasciato il 10 Luglio 2002, a seguito delle complicanze di una polmonite che le sue difese immunitarie, indebolite dalla prolungata immobilità, non sono state in grado di debellare.

Lo spirito di Kirk Kilgour ha trovato certamente la sua massima espressione nella preghiera che lui stesso ha scritto, la testimonianza più vera dell'anima di un uomo straordinario, vero campione nello sport e nella vita.



PREGHIERA

Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi;
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.

Domandai a Dio che mi desse salute per realizzare 
grandi imprese;
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto;
mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me;
Egli mi ha dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita;
mi ha lasciato la vita perché io potessi apprezzare tutto.

Signore non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno 
e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato, o mio Signore, fra tutti gli uomini 
nessuno possiede quello che io ho.



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